Mastoplastica additiva
La mastoplastica additiva è oggi uno degli interventi di chirurgia estetica più diffusi al mondo, con enormi soddisfazioni da parte delle pazienti. Negli ultimi anni numerosissimi sono stati i miglioramenti sia per quanto riguarda la tecnica, ma soprattutto per quanto riguarda le protesi.
La tecnica, se sottomuscolare, sottoghiandolare o “dual plane” dipende principalmente dalle caratteristiche delle mammelle, ma comunque, di norma, le tecniche in cui almeno una parte di muscolo ricopre la protesi sono da preferirsi per creare una forma più naturale. Le protesi come detto sono cambiate completamente nel corso degli anni.
Le prime protesi erano un involucro in silicone liscio con all’interno del silicone liquido. Erano poco resistenti e pertanto dopo circa 10 anni dovevano essere sostituite! Attualmente invece le protesi costruite dai maggiori produttori hanno un rivestimento molto più resistente “testurizzato”, cioè ruvido, con all’interno un silicone coesivo, denso, e pertanto, anche se la protesi dovesse bucarsi, non rischia di infiltrarsi nei tessuti.
Le aziende più importanti danno una garanzia a vita per queste protesi. Le forme delle protesi ormai sono innumerevoli. Tonde, a basso, medio o alto profilo; anatomiche, più o meno alte, più o meno proiettate, più o meno larghe. Ormai si può dire che la gamma è completa e questo è importantissimo perché il chirurgo può decidere assieme alla paziente non più solo il volume delle mammelle ma anche la forma. La scelta in ogni caso sia del tipo di protesi che della sede dell’impianto deve essere effettuata dal chirurgo, in base alla forma delle mammelle, alla simmetria, ed alle aspettative della paziente.
La mastoplastica additiva è un intervento che, attraverso l’aumento di volume del seno, permette di valorizzare l’armonia dell’intera figura corporea della donna. Possono trarre beneficio dalla mastoplastica additiva le pazienti che presentano un seno leggermente cadente, piccolo o non sviluppato.
Grazie all’inserimento di apposite protesi nella regione mammaria si creano l’aumento volumetrico e la conseguente variazione della forma richiesti dalla paziente. La protesi può essere inserita sotto la ghiandola mammaria (protesi retroghiandolare), dietro la fascia del muscolo pettorale (protesi retrofasciale) o sotto il muscolo pettorale (protesi retropettorale) e la via d’accesso (areolare, ascellare o sottomammaria) può variare in base a numerosi fattori. Esistono diverse possibilità anche per il tipo di anestesia e di degenza, e dipendono dal singolo caso clinico, dalla tecnica impiegata e dalle preferenze del chirurgo.
Quando è consigliata:
L’intervento di mastoplastica additiva può essere consigliabile alle donne maggiorenni che vivono con disagio il loro seno, ritenuto troppo piccolo, svuotato, o non adeguatamente sviluppato.Ad oggi è uno degli interventi di chirurgia plastica più diffusi nel mondo: le motivazioni di questa richiesta sempre crescente sono dettate dal desiderio delle pazienti di aumentare il volume o modificare la forma del seno per ragioni estetiche, per la presenza di malformazioni congenite o in seguito ad interventi demolitivi per neoplasie mammarie.