Soft Lifting con Fili
Ancora un trattamento dedicato a chi non vuole affrontare la chirurgia. Si tratta del bio–lifting. Si tratta di una tecnica che si serve di fili di sospensione, riassorbibili in Polidiossanone. Il PDO è il materiale più comunemente utilizzato per le suture chirurgiche riassorbibili e di altissima precisione come quelle indicate per riavvicinare i lembi di tutti i tipi di tessuti molli, persino nella delicata chirurgia pediatrica cardiovascolare e nella chirurgia oculistica.
Un passo avanti dunque, rispetto ai vecchi fili usati fino ad ora, che non erano del tutto riassorbibili e necessitavano di ancoraggio. La medicina estetica oggi travalica i propri confini e implementa le dinamiche servendosi di procedure altamente specialistiche, servendosi della ricerca già effettuata anche in altri campi della medicina. La parola d’ordine anche in questo caso è non stravolgere i tratti, rispettare la morfologia e assicurare un aspetto giovanile e riposato.
Estremamente indicati per tutti coloro che mostrano i primi segni di lassità cutanea, anche i più precoci, i fili si possono utilizzare sia a livello preventivo che riparativo. Oltre che sul volto e sul collo, tale tecnica viene applicata anche sul corpo, nelle zone più difficili come l’interno delle braccia, delle cosce, i glutei, le ginocchia o l’area peri – ombelicale, impiantandoli nel derma seguendo l’orientamento delle direttrici gravitazionali. Una volta inseriti, i fili esercitano un’azione di sostegno e stiramento senza avere alcun bisogno di punti di sutura né di ancoraggio. I fili infatti si basano su un meccanismo in parte biologico in parte fisiologico, perché una volta inseriti nel derma, inducono per stimolo naturale, la produzione delle fibre di collagene ed elastina, creando una struttura, un vero e proprio tessuto che contrasta i cedimenti cutanei.
Ma andiamo nello specifico delle varie tipologie e applicazioni dei fili. Ne esistono di singoli e senza ancoraggio, pensati per una bio stimolazione meccanica della proliferazione del collagene ed elastina, insieme ad un sostegno del tessuto. Un mini trattamento non invasivo, molto personalizzato che utilizza un mono filo, che da sostegno per 6 – 8 mesi ed è del tutto riassorbibile. Adatto ai tessuti molli del viso e del corpo, richiede che il numero, le dimensioni e lunghezze si scelgano in base alla funzione. Si posizionano sulla parte seguendo schemi precisi, su zone del volto quali contorno occhi, guance, zona peri-labiale o collo. Ma anche sul corpo in zone quali l’interno delle braccia, le cosce, la pancia. I primi risultati sono immediatamente visibili ma è dopo alcune settimane che si innesca la produzione di collagene ed elastina permettendo la formazione di una struttura di sostegno con effetto rassodante. Il trattamento può essere ripetuto dopo 2 o 3 settimane.
Ultimo ritrovato specifico per il collo e il contorno viso, segnale inequivocabile del tempo che passa e vero cruccio per coloro che non desiderano affrontare il bisturi, è l’ ineedle. Una metodica che ne sostituisce a pieno titolo la funzione. Una tecnica mini invasiva, senza cicatrici, con un recupero post operatorio veloce. Si tratta di un ago a due punte che viene inserito in punti determinati della zona sotto il mento, che grazie all’utilizzo di un regolo ‘mandibolare’ funge da guida per l’inserimento dell’ago sia in entrata che in uscita, creando a tutti gli effetti un vero network o reticolo di fili nello strato sub-dermico nella regione submentale, sostenendo i tessuti molli del collo e ridefinendo il profilo laterale. A tutti gli effetti una rete di sostegno naturale e biologica che si inserisce nel sotto cute.
Gli effetti degli impianti si iniziano a vedere dopo 2/3 settimane e raggiungono il risultato ideale dopo 3 mesi circa. Tale effetto durerà poi tra i 12 e i 18 mesi.